La divertente storia riguarda, questa volta, due “pezzi grossi” della fotografia sportiva, due campioni assoluti, americani.
L’incontro è uno di quelli importanti, un passaggio storico fondamentale per la boxe internazionale, evento sopraffino per appassionati e laici del ring.
Un poco simpatico Cassius Clay, giovane rampante del quadrilatero, non troppo apprezzato negli stati uniti a causa di un carattere troppo irruento, sfrontato, che tende a sfidare i miti a suon di pugni pesantissimi, affronterà Sonny Liston, il grande, l’invincibile, il mito, il pugile amato da tutti.
Ma c’è un altro match nell’aria, un altro scontro tra professionisti, un altra partita tra un fotografo conosciuto, famoso ed apprezzato da tutti, tale Herb Scharfman (24/8/1912 – 21/271998) ed il più giovane, rampante, l’espressione del desiderio di notorietà fatta a persona: Neil Leifer (New York, 28 dicembre 1942).
La fase “pre incontro” (parlo del match tra fotografi) è molto sbrigativa, classica, il tipico palco tra attori di diverso ordine in cui il più noto e strutturato protagonista comanda un po’ le sorti di tutti. Quasi infastidito dalla consueta presenza del più giovane, data l’importanza estrema della partita che sta per iniziare, liquida la pratica posizioni dei fotografi con un comando secco e definitivo:”..tu stai da quella parte, io da questa!”.
Capirai, l’incontro è davvero importante, Scharfman ha la necessità di rimarcare la propria supremazia su tutti, Leifer, il giovanotto ha addirittura scelto di scattare foto a colori, quella sera, cosa assai inconsueta, una scelta da strapazzo, valeva la pena di relegare il rampollo nel posto meno importante, la postazione che, per esperienza, mai avrebbe potuto catturare l’istante definitivo e tanto cruciale per la storia della boxe.
Inizia il match, ma dura meno di due minuti, Cassius Clay rifila un colpo che la mia competenza in termini pugilistici definirebbe “una castagna” al proprio avversario, lo mette al tappeto immediatamente. Cassius Clay, tanto antipatico a tutti, vince immediatamente, addirittura il giorno dopo compirà un gesto sicuramente contrario alla sua ricerca di popolarità, abbandonerà addirittura il proprio nome, sposerà la causa dell’islam e diventerà il signor Muhamad Alì. Questo solo per chiarire la potenza di quel pugno, questo per rimarcare l’importanza di questo match. Questo per far comprendere la sensazione della vittoria, all’attimo dello sviluppo, che deve aver provato il nostro giovane Neil Leifer che, nel tempo di un breve scatto, vince tutto.
Nella foto ci sono 4 soggetti principali, Un grande trionfatore come Cassius Clay (in piedi) , il grande sconfitto come Sonny Liston (a terra), di nuovo un grande sconfitto come Herb Scharfman (tra le gambe di Cassius Clay e nella posizione sbagliata del ring) ed il vincitore del match fotografico Neil Leifer, dietro l’obiettivo. KO!
Alvise Garbin per quinteffetto – Blog di fotografia