Una foto storica, una di quelle che non si dimenticano mai. Settembre del 1933, il fotografo Alfred Eisenstaedt, fotogiornalista noto per le immagini più famose della rivista LIFE, si reca in svizzera per documentare un convegno della “Lega delle Nazioni” a cui partecipava, come personaggio di spicco, il ministro della propaganda Nazista Joseph Goebbels.
Ci sarebbe poco da dire, certamente il nostro Eisenstaedt ha scattato immagini di rilievo varie volte, ricordiamo il famoso bacio a Times square, tra un’infermiera ed un marinaio durante il corteo, a testimonianza della felicità del popolo americano per vittoria della seconda guerra mondiale (V-J Day in times square ), oppure la foto “inno alla gioia” (ode to joy), definita come la foto più gioiosa mai scattata, ma dal punto di vista visivo, la foto di cui parleremo non avrebbe poi un rilievo così notevole.
Ma c’è qualcosa di potente, terrificante, disarmante e diabolico. Goebbel’s, aggrappato a quella sedia, ha appena saputo che il nostro coraggioso fotografo è ebreo….Ogni altro commento risulta totalmente inutile….
Mi piace la dichiarazione rilasciata dallo stesso Eisenstaedt, nel raccontare quest’avvenimento:
“….Ecco, questi sono gli OCCHI DELL’ODIO.
Lui mi fissava con quegli occhi carichi d’odio, ed aspettava che io mi intimidissi. Ma non successe. Quando ho la macchina fotografica in mano, io NON HO PAURA!…”
Ho un nuovo eroe!