Chattervista d’eccellenza, questa volta l’ospite è GIANNI CANTON, fotografo professionista di Padova, fondatore di 911foto.com (sito visitabile da qui).
Nonostante la nostra collaborazione per le attività dello studio e di corsipadova.it , corsi e workshop che insieme teniamo a Padova, valeva la pena di costringere l’uomo dalla barba estemporanea ad esporsi con il pubblico lettore del mio blog di fotografia, così, come se per una volta l’intervista potesse rappresentare quello specchio di verità per argomenti che difficilmente si trattano durante le normali attività professionali. L’uomo è anche influenzato, confido nella limitazione del delirio febbrile durante le risposte all’intervista.
Riuscirò?
Ecco il testo dell’intervista:
Alvise: Benvenuto a Gianni Canton, fotografo professionista di Padova, controllo audio…Si sente? Trucco a posto? Io sono pronto.
Gianni Canton: pronto anch’io, mi sono già messo il giubbotto con molte tasche!
Alvise: questo ti fa onore, perché l’intervista è già iniziata!!!
Gianni Canton: allora CIAO
Alvise: Diciamoci la verità, collaboriamo da anni, in un modo o nell’altro e mai ti saresti aspettato un’intervista come questa. Ti ho sorpreso eh? Coraggio. È il tuo momento, ho subito una proposta da farti. Domande facili o difficili? Cosa preferisci?
Gianni Canton: f.8 e sai cosa significa. Collaborare da anni significa anche capirsi, credo!
Alvise: certo….e se ci conosciamo, saprai anche che farò un po’ come credo… (sorrido). Ecco la prima domanda… Partiamo da un tuo concetto, si parla di fotografia, da qualche parte ho letto che hai dato una definizione del mondo fotografico, credo su http://www.corsipadova.it …. Parlava della foto dopo le prime 9…qualcosa del genere….Me la ripeti per l’ennesima volta? (faccio questo con quel gusto sadico di chi vuole distruggere gli aforismi degli altri….). In realtà non distruggo nessun aforisma. Mi piacciono le definizioni…e questa tua era particolarmente curiosa…
Gianni Canton: Quelle considerazioni nascevano dallo stimolare il fotografo a non fermarsi alla prima fotografia, neanche alla seconda: quelle sono foto che farebbero tutti. Indipendentemente da foto di moda, paesaggio, macro o altro questo “concetto” vorrebbe stimolare il fotografo a cercare qualcosa diverso dagli altri, diverso dalla massa….diverso dai soliti consensi
Alvise: com’era la definizione?
Gianni Canton: Non la ricordo e non ho intenzione di andarla a cercare. Odio le definizioni e sono contento che neanche tu la ricordi…ma che ti sia rimasto il messaggio.
Alvise: (la cerco, la trovo e la ripropongo. Mi sembra giusto). Eccola qui: La foto migliore ? Forse quella che fai dopo le tue prime 9 !
Alvise: Tempo fa si parlava di uno strano atteggiamento artistico che potrei riassumere così: per inventare qualcosa bisogna stare male. Non trovi? E’ tipico il fatto che, disteso al sole, in una spiaggia bellissima, in piena rilassatezza, pur provando ad inventare qualcosa non ti verrebbe mai e poi mai un’idea. Non trovi? Ti ricordi di qualcosa nato in un periodo “sotto stress”?
Gianni Canton: Questa tua domanda mi fa sorridere perché in questo momento sto proprio male, e chissà cosa potrebbe nascere. Ho la febbre causa influenza e devo dire che il cervello stà lavorando moltissimo. Non ricordo casi specifici, certo che la considerazione è azzecatissima. Spesso, presi dalle 1000 attività giornaliere non ci si ferma per riflettere e dare spazio alla creatività.
Alvise: buona influenza, allora! Ma fai che passi, non abbiamo molto tempo… Hai un riferimento artistico? Un esempio, un modello. Che fonti di ispirazione funzionano per te? Libri…mostre…documentari…altri fotografi…
Gianni Canton: Le fonti di ispirazione sono state, sono e devono essere moltissime.
Da piccolo la mia prima fonte di ispirazione è stata Andrea Feininger da dove ho appreso moltissime nozioni sia di contenuti tecnici che di contenuti artistici. Ora i suoi testi sono praticamente irreperibili.
Poi è stato sempre un continuo di spunti e riflessioni. Credo che citare ora i GRANDI sia inutile, ma importante sia trarre spunti ed idee anche da chi è nessuno in ambito fotografico.
“…aspetta che mi è partito invio per sbaglio….”
Fotografare significa Scrivere con la Luce: certamente è importante usare bene la luce (tecnica) ma spesso è più importante scrivere…….ovvero prendersi cura dei contenuti.
Fare una fotografia alla fine siamo capaci tutti. Basta prendere una mini-videocamera, attaccarla al collo di un asino e mandarlo in giro per Padova. Qualche foto verrà fuori “carina” !
Quello che deve metterci il fotografo è quello che sta tra il cuore ed il cervello, deve raccontare qualcosa che valga la pena di essere letto. Il fotografo, per differenziarsi dal mulo deve capire cose deve raccontare ed in quale maniera.
“mi avevi detto di usare il telefonino per l’intervista, ma oltre ad avere le dita consumate ti chiederei anche di correggere eventuali errori ortografici dovuti alla tecnologia con correttori assurdi.”
Alvise: si si…ma esiste anche il programma di messaggistica sul computer….Gianni Canton, fotografo professionista, non immediatamente connesso alla tecnologia, ve lo presento….
Gianni Canton: Salve, Alvise Garbin, fotografo “carino”
Alvise: schermaglie. Ma sotto i riflettori adesso ci sei tu….combatti! Eccoti la domanda successiva
Gianni Canton: pensavo fosse finita
Alvise: ti piacerebbe! Non c’è tempo per un seminario di fotografia. Comunica qualcosa di veramente importante per tutti gli allievi che ti stanno leggendo in questo istante. Poche cose che li aiuteranno a…?
Gianni Canton: Chissà come mai mi sarei aspettato una domanda “aperta” proprio come questa.
Potrei aver finito…..a parte gli scherzi:
Leggendo un libro, consigliato da un amico, sentii parlare di foto appiccicose!
Il termine mi stupì ed ancora oggi voglio usarlo come “stimolo fotografico”.
Hai presente quando schiacci a terra una gomma da masticare e ti rimane attaccata la gomma ? Ecco, una foto dovrebbe essere proprio cosi: non fastidiosa, ma appiccicosa.
Il messaggio trasmesso attraverso la fotografia deve essere immediato, efficace ed appicicoso. Deve rimanere nella mente di chi lo legge: questo rende la fotografia potentissima, anche rispetto ad un video.
Il mio consiglio? : SIATE CURIOSI !
Alvise: cavolo….contagiosa questa definizione….complimenti.
La tua foto più… PIU’! La tua foto migliore. E’ il momento dell’aneddoto….ma anche il momento del romanticismo. Hai una foto preferita, per momento della creazione, o semplicemente perché ti piace più di ogni altra?
Gianni Canton: “Piacere una foto” per me è molto relativo. Ci sono periodi che preferisco delle foto, altri che cestinerei tutto per riesumare foto scartate in passato.
Posso dirti che in questo momento la mia foto preferita è “l’incontro”. Una foto non commerciale (quindi fatta senza scopo di lucro) di una coccinella con una formica. Una situazione simpatica colta per caso e con le attrezzature sbagliate. (magari avessi avuto il mio 100 macro….)
Questa foto xme ha molti significati, legati all’incontro in se e alle diversità delle persone.
Se vuoi vederla vai in home page del sito 911foto oppure se hai piacere pubblichiamo questa intervista (sempre se non finisce ad offese) nelle news di CORSIPADOVA
Comunque vuoi la verità ?!?!?
La mia miglior foto è quella che devo ancora fare !
Alvise: non molli mai! Dai che hai l’ultima domanda….poi ti lascio in preda all’antibiotico…
Perchè insegni fotografia? Cosa prevedi o ti piacerebbe per il futuro di questa attività?
Gianni Canton: Lo faccio per combattere chi afferma che la fotografia ormai è morta e non vi è più nulla da dire !
Credo che chi affermi questo si stia facendo un grosso autogoal !
Ma dove è andata la creatività ? Non parlo di idee..parlo di creatività !
Alvise: taci va…ho letto un altro articolo sulla morte della fotografia anche questa settimana. Un blog. Ma ho risposto per le rime…. Ti lascio riposare, e pensare a chissà quante altre diavolerie…. Un saluto ai tuoi lettori?
Gianni Canton: Un saluto a tutti ma vorrei chiedere al mio intervistatore se posso fare anche io una mia domanda….o meglio se posso esprimere un desiderio…….
Alvise: potrei sempre simulare un’interferenza della rete….ma dai….ci sto.
Gianni Canton: Ora una domanda mia !? Davvero ?
Bene, vorrei poter chiedere al mio intervistatore se ha piacere ricevere una mia intervista. Perché No !?
Magari nei prossimi giorni poterlo avere come mio ospite su http://www.corsipadova.it
Alvise: Ma certo. Posso dire anche le parolacce?
Gianni Canton: ma certo, fa parte della creatività…almeno mi risulta così….
Un Saluto a tutti. Da casa Batteri è tutto ! …e grazie per la pazienza.
Alvise: il bello dell’intervista online è anche questo: minori possibilità di contagio. Olè!
A presto. Grazie a te.